Abbiamo iniziato a produrre miele fra le vigne perché volevamo vincere una sfida: quella di dimostrare che la vigna non è un ambiente sterile, ma fertile e vibrante di vita. Non è un luogo di agricoltura intensiva, ma di percorsi alla valorizzazione dell’esistente. Non una monocultura, ma una culla di incredibile biodiversità.
Il miele è l’alimento più puro di cui l’uomo può nutrirsi: non occorre trasformarlo, modificarlo, cucinarlo, pastorizzarlo o estrarne le proprietà nutritive. Il miele esiste come elemento primigenio e naturale, consegnatoci dal paziente lavoro delle api, uno degli insetti più sensibili all’ambiente nel quale vivono e si riproducono, vero e proprio bio-indicatore dell’inquinamento ambientale.